Legge Anticorruzione: effetti sul Decreto 231

Lo scorso 31 Gennaio è entrata in vigore la Legge AnticorruzioneMisure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici”, la cosiddetta Legge Spazza-corrotti.
Le nuove disposizioni risultano avere un impatto anche sul Decreto legislativo 231 del 2001, in particolare l’articolo 25 rubricato “Concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità e corruzione tra privati” è stato così novellato:
• al primo comma è stato introdotto il reato di traffico di influenze illecite, con inasprimento della pena che dalla reclusione da uno a tre anni, passa alla reclusione da uno a quattro anni e sei mesi;
• la sanzione interdittiva prevista per i reati di cui ai commi 2 e 3 dell’articolo 25 (corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, corruzione in atti giudiziari, istigazione alla corruzione…) è stata inasprita, di durata non inferiore a quattro anni e non superiore a sette anni, se il reato presupposto sia stato commesso da un soggetto apicale, non inferiore a due anni e non superiore a quattro anni se il reato è stato invece commesso da un soggetto sottoposto alla direzione e controllo del soggetto apicale
• infine, al comma 5 bis, è stata introdotta una sanzione interdittiva attenuata nel caso in cui prima della sentenza di primo grado l’Ente si sia efficacemente adoperato per evitare che l’attività delittuosa sia portata a conseguenze ulteriori e che abbia eliminato le carenze organizzative che hanno determinato il reato mediante l’adozione di modelli organizzativi idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi