Il Parlamento Europeo approva la Direttiva a tutela dei whistleblower

Il 16 aprile il Parlamento Europeo ha approvato la nuova Direttiva sul whistleblowing con una maggioranza larghissima: 591 voti a favore su 653. A 36 giorni dalle elezioni europee, il Parlamento sta approvando gli ultimi provvedimenti importanti rimasti, tra cui proprio le norme sulla tutela di chi segnala illeciti.

Cosa cambia

Oltre ad armonizzare la protezione di chi segnala corruzione nei vari Paesi dell’Unione, saranno introdotti importanti miglioramenti in Italia, soprattutto per i dipendenti del settore privato oggi meno tutelati rispetto a quelli del settore pubblico. La Direttiva si applicherà senza alcuna distinzione fra settori.
I whistleblower anonimi godranno inoltre di maggiori garanzie. Infatti, gli enti avranno l’obbligo di prendere in esame le loro segnalazioni e il segnalante anonimo la cui identità dovesse emergere in un secondo momento avrà comunque tutte le tutele che gli spettano.
Infine, protezione non solo per chi segnala, ma anche per i colleghi che “aiutano” il whistleblower nel suo percorso di segnalazione.

Lo scenario in Italia

Le nuove norme nel nostro Paese dovranno essere trasposte nell’arco dei prossimi due anni. In Italia abbiamo già una buona legge, ma speriamo che il Governo adatti le nuove previsioni di legge alle esigenze della realtà italiana, con particolare attenzione alla tutela della riservatezza dei segnalanti e agli oneri a carico degli enti.
Fonte: Transparency International Italia