Modello 231 e Whistleblowing: le nuove Linee Guida Confindustria 

Modello 231 e Whistleblowing: le nuove Linee Guida Confindustria 

A fine giugno 2021, a sette anni dall’ultima modifica, Confindustria ha rilasciato una versione aggiornata delle Linee guida in materia di Decreto legislativo 231 e whistleblowing. 

Cosa è il Decreto legislativo 231 del 2001: prevede la responsabilità amministrativa dell’Ente per una serie di reati presupposto commessi nell’interesse o vantaggio dell’Ente. Ricordiamo che l’adozione di un Modello di Organizzazione e Gestione può costituire un esimente per l’impresa, ma solo qualora dimostri di avere redatto e applicato un modello organizzativo idoneo a prevenire la commissione dei reati.
Al riguardo tra le novità introdotte si segnala la sezione relativa alle sanzioni ed in particolare a quelle interdittive. Per i reati contro la Pubblica Amministrazione per esempio è prevista una diversificazione nel sistema sanzionatorio a seconda che il reato sia stato commesso da un soggetto apicale o da un soggetto subordinato. 

In tema di whistleblowing, o denuncia di irregolarità, il 9 giugno con la delibera 469 è stato approvato lo Schema delle nuove linee guida per il whistleblowing di Anac che saranno da tenere in considerazione anche in materia 231. 

Principali novità: 

Le Linee Guida pongono l’attenzione sull’importanza per l’organizzazione di adottare uno o più canali che consentono al lavoratore di effettuare segnalazioni di condotte illecite nel proprio contesto lavorativo e che uno di questi canali sia idoneo a garantire con modalità informatiche la riservatezza dell’identità del segnalante. Ma cosa vuol dire? Confindustria puntualizza sulla differenza tra i concetti di “riservatezza” ed “anonimato” precisando che solo la prima eventualità “presuppone la rilevazione della propria identità da parte del denunciante che quindi può godere di una tutela adeguata soltanto se si rende riconoscibile”. 

La Legge 179 del 2017 non esclude la possibilità per le imprese di optare per canali che consentano di effettuare le segnalazioni in forma anonima, seppur, secondo Confindustria, questa opzione conduca ad una più complessa verifica della veridicità della segnalazione con il rischio di incorrere a denunce infondate. 

Audit in Italy supporta le imprese che hanno adottato programmi di compliance come il Modello 231 a creare un sistema efficace delle segnalazioni e prevenzione degli illeciti. 

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